Sifnos

“Only you” Alison Moyet 

Cercando tranquillità e tradizione, con le linee che viaggiano tra il Pireo a Santorini, si approda a Sifnos, nella piccola baia di Kamares.

Non rimarrete delusi: Sifanto, come è chiamata nelle carte nautiche autarchiche, è però anche un’isola vivace, elegante e sorprendente.

Al vostro arrivo vi sembrerà di sbarcare su uno scoglio semideserto. 

Tutto rimane gelosamente nascosto, dietro un sipario d’apparrente indifferenza: va scoperta con pazienza.

Il vostro traghetto ruoterà su se stesso di centottanta gradi, fino a metter la poppa parallela ad una lunga striscia sabbiosa.

Qui si chiude un fiordo che ricorda altre latitudini. 

Due pareti sassose e rossastre salgono dal mare, quasi in verticale: sembra davvero di esser altrove. 

Ovunque potrebbe spuntare un marinaio norvegese che, con grossi baffi ed un impermeabile blu, ormeggia il suo pesante carico di merluzzi e halibut.

A rassicurarvi invece, oltre alla temperatura che scongiura l’utilizzo della cerata, scorgerete, sulla cima più alta, il monastero ortodosso di San Simeone.

Come tutti i suoi simili è squadrato, semplice e candido. 

La vivacità del molo, in cui due auto faticano a transitare in sensi opposti, vi regalerà subito la consapevolezza di essere dei privilegiati. 

Un grappolo di cubi bianchi che sale sulla collina alla vostra destra, vi conforterà e non vi farà più sentire abbandonati.

Ora non siete qui per caso e certamente non andrete via come siete arrivati.



Apollonia
, il centro principale dell’isola è solo a qualche kilometro. 

La strada che vi conduce si arrampica sinuosa nel mezzo di una gola lunare. 

Si può scegliere il bus pubblico o affittare un mezzo., diversi i rent che si affacciano sul molo. In questo caso però lo scooter è preferibile, più agile e semplice da parcheggiare.

Una valida alternativa può essere il percorso a piedi, su sentiero. 

L’amministrazione di Sifnos provvede infatti a mappare, segnare e mantenere in perfetta efficienza gli oltre 100km di sterrati. Diversi sono addirittura mappati con googleTracker.

Trovate tutto su http://www.sifnostrails.com.

Dove dormire:

Se il vostro è un breve soggiorno, solo un paio di notti, Kamares è la soluzione ideale; comodissimo per arrivare e ripartire; una piccola teoria di locali, ristoranti, ed una bella spiaggia di cui intrattenersi fino all’approssimarsi del traghetto.


Il Myrto Hotel è gestito da un’elegante signora ateniese. Ha camere raffinate, luminose, colorate e con buona privacy. Offre anche un piccolo parcheggio privato, da non sottovalutare in un’isola poco consona alle auto. 

Molte altre sono le sistemazioni in zona, alcune direttamente sulla spiaggia.

Apollonia è invece il centro principale, con una piccola zona pedonale con negozi, ristoranti di primo livello, ville ben tenute che si alternano a chiese, scalini ed improvvisi slarghi.

Qui si sta splendidamente all’Anthousa Hotel. Ha un’entrata in condivisione con una sfavillante pasticceria. Non aspettatevi un vero hotel, ha camere non grandissime ma pulite, curate e con un terrazzino privato.
La colazione è servita dalla pasticceria…. eccellente; immancabilmente verrete sedotti dalla varietà di dolci in esposizione. All’interno anche una piccola corte dove, al bianco dominante, vengono affiancati particolari e arredi rosso fiammante.

Alcune belle strutture anche nell’abitato di Artemonas, molto vicino a Apollonia. 
Evitate di risiedere a Vathy, le agenzie viaggi vi stipano i viaggiatori meno intraprendenti.


Spiagge

Sifnos non è conosciuta per il numero o la grandezza delle sue spiaggia, anzi vi diranno che non ha senso andarci per il mare. 

Diffidate: alcune sono molto accoglienti: è vero sono poche, ma tutte di grande carattere.

Vathi è probabilmente la più grande, ha alcune taverne pied-dans-l’eau. 

È una baia calda e molto calma, adatta a tutti, con sabbia dai riflessi argentati. 

A ridosso alcune tamerici ampie possono essere un ottimo rifugio nelle ore più calde.

Una chiesa sovrasta il piccolo molo turistico tutto sulla destra, mentre il lato opposto é occupato da un resort di lusso. 

Potete mettervi ovunque, spiaggia riservata o bagno privato, come sempre, non esistono limitazioni se non il buon senso.

Bastano 15 minuti d’auto da Apollonia per raggiungerla.  Il tramonto rende la baia dorata, pacifica e rassicurante.

Kamares è un tutt’uno con la sua spiaggia, i locali la chiamano Aghia Marina: è molto profonda, l’acqua degrada lentamente e ben attrezzata. 

Rimane comunque molto silenziosa ed ideale per passeggiare, far correre i bambini e leggere al sole.

Vroulidia è invece un lido di ciottoli con il mare simile ad una piscina smeraldo. Si raggiunge tramite una strada piuttosto ripida e sterrata a nord est di Kamares. È un fiordo gemello di quello del porto ma senza traffico di natanti. 

Ideale per lo snorkeling.  Ottimo ristoro alla Taverna Caterina, quella che affitta anche ombrelloni e sdraio in riva.

Platy Yalos è una bella striscia sabbiosa con alle spalle domatie, studios, un market, diversi piacevoli caffè. L’acqua qui scende velocemente, ma è una spiaggia molto frequentata dalle famiglie.

A qualche centinaio di metri, risalendo la strada verso Apollonia a tutti si offre una piccola deviazione, di nuovo verso il mare, per Chrissopigi


Questa è una delle meraviglie dell’arcipelago cicladico.

Un luogo che concilia spiritualità e natura. 

Una penisola che si getta nel blu; passando su un brevissimo ponte in pietra si accede ad uno scoglio piatto su cui è sorto un piccolo monastero bianchissimo.

Ricco di incensi e icone, ha un altare intagliato e scintillanti lampadari a goccia che scendono dalla cupola.

In punta, all’esterno della chiesa, sulla pietra che d’inverno è vittima di mare e vento, hanno eretto il fonte battesimale. 

È un icona, perfetta e drammatica. Un elegante trampolino mistico. 

Gli isolani la scelgono per celebrare i loro matrimoni, io per chiedere a Deborah di sposarmi. Ha incredibilmente acconsentito.

Dove mangiare
Ai residenti piace mangiare bene, ma anche ai molti ateniesi che frequentano Sifnos. Pretendono e proteggono i prodotti local, e per questo sono noti in tutto l’arcipelago. Sono rinomati cuochi, eccellenti fornai ed pasticceri di tradizione francese. 

Non faticherete a trovare la vostra taverna preferita. Ve ne sono ovunque.

Per il giorno vi segnalo Apokofto Tavern sull’omonima spiaggia. 

Uno di quei ristoranti in cui vai ancora in cucina a vedere cosa c’è in pentola. 

Non chiedete all’anziana cuoca alcuna traduzione, andate a naso e fidatevi. 

Leggermente più organizzata invece è l‘Aperanto Galazio a Vathy: qui troverete pesce fresco ed una griglia sempre rovente. Letteralmente sull’acqua. Aperti, come sempre, da mezzogiorno a mezzanotte.

Ad Apollonia il mio ristorante preferito è Apostoli, in pieno centro. 

Prendete posto in uno dei tavoli sul tetto, davvero panoramico. Verrete coccolati da una semplice quanto verace cucina isolana. 

Con un briciolo di pazienza, un gentilissimo cameriere vi farà accomodare salendo una ripida scala. Il bicchiere di vino che vi offre nell’attesa non lo troverete nel conto.

Sul tetto una gradevole brezza costante tende a far coprire i più freddolosi.

L’ottimo vino della casa ed una discreta scelta di piatti tipici, incontrerà i vostri gusti. Evitabile il pesce, anche qui non sono grandi pescatori, preferiscono agricoltura e pastorizia. Scegliete dunque il kilometri zero. 

Eccellenti le polpette di formaggio, cheese ball.


Da sopra potrete anche controllare l’intenso via vai della zona pedonale.

Finita la cena potrete ridiscendere ed inoltrarvi nella piccola movida sifnosiana: ascoltare un po’ di musica tradizionale dal vivo, come il rembetiko, abbandonarvi su comode poltrone del Cozi tamburellando le dita a ritmi house, occupare uno degli sgabelli al Mpotzi bar per ciondolare la testa seguendo i riff di chitarra rock.

Tutti vengono accontentati in un’atmosfera rilassata e complice. 

Pochi eccessi, qualche negozio molto semplice in cui trovare stampe originali, sete colorate, e artigianato locale. I vasi colorati di ogni forma e foggia, sono prodotti nelle campagne.

Anche a Kastro potrete trovare qualche locale interessante e bottega. 

È un luogo che va sicuramente visitato, preferibilmente di giorno. Si trova su una rocca circondata dal mare Egeo. 

Inoltrarsi per i vicoli di questa piccola città fortezza sarà un esperienza indimenticabile. È stata costruita per difendersi dai pirati, le porte sono strette ed il dedalo di vie è inondato di luce candida. 

Un tuffo al cuore ad ogni angolo girato.

Troverete scale ripidissime in calce, ringhiere blu e rosse, muretti a secco a delimitar confini, colonne antiche, sarcofagi usati come fioriere. 

C’è anche un famoso orafo sul lato est, quello in fronte al mare. Produce pezzi originali con prezzi davvero accessibili.

La piccola a chiesa dedicata ai Eftamartyres vi lascerà senza fiato. 

La vedrete dall’alto, percorrendo il sentiero delle mura. sferzata da un vento indomabile, praticamente immersa nel blu dell’Egeo a resistere inossidabile. 

Quì è tutto intriso di eleganza e rigore: è un isola a cui i greci tengono molto, molto ordinata e pulita.

In qualche modo non hanno lasciato che il turismo di massa se ne impadronisse facilmente ed oggi ne difendono l’identità: fiera, intransigente, rigorosa fin da sembrar scontrosa.


Non per niente Henry Cartier Bresson ne era innamorato, ha scattato ovunque foto, per lo più in bianco e nero.

Date a Sifnos il modo di farsi scoprire, diffidate di chi vi dice solo che non ci sono spiagge: all’eleganza davvero non serve un abbronzatura sfacciata. 

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